"Il paesaggio e le atmosfere della nostra città, di Muggia e del
Carso, rivisitati attraverso scorci e particolari architettonici eseguiti attraverso accurati e raffinati ricami a mano, rappresentano il tema della terza Mostra biennale di ricamo intitolata
”Trieste ricamata”, che si inaugura oggi alle 18 nella sala ex Giubileo (Riva III Novembre).
Ideata e realizzata da Barbara Chiarelli per l'Associazione culturale Trieste Ricama, con il supporto della Provincia, la rassegna, connotata
dal profumato lindore e dalla finezza dei lini che fungono da supporto a quest'antica arte, erroneamente considerata appannaggio prettamente femminile, propone una trentina di lavori dedicati a
Trieste e dintorni, eseguiti sotto la guida attenta dell'insegnante Miriam Silverio, coordinatrice e responsabile di Trieste Ricama, associazione nata nel 2005 che è operativa dal 1999 come sede
distaccata a Trieste della Scuola ricami e legami di Udine.
I pannelli sono accompagnati dall'immagine e da alcune spiegazioni didattiche dell'opera
architettonica cui si riferiscono. Accanto a tali opere viene esposta tutta una serie di fascinosi manufatti, quali tovaglie, tende, lenzuola, asciugamani, lampade, realizzate da un'ottantina di
socie, da sole o in gruppo, nell'ultimo biennio.
A introdurre l'esposizione interverranno la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat,
la presidente di Trieste Ricama Francesca Mafrici, la presidente della Commissione pari opportunità della Provincia Eloisa Cignatta, il direttore delle riviste Rakam e Ricamo italiano Elio
Michelotti, il presidente dell'Agmen Massimiliano Duban e il critico Marianna Accerboni.
Nella mostra, allestita con mobili antichi e rustici messi a disposizione da una nota ditta di
arredamenti, il fruitore potrà incontrare i punti tradizionali del ricamo classico, dal punto raso al punto erba, dal punto pieno al punto stuoia, al palestrina, accanto a novità quali al punto
intaglio creativo, reinventato dalla Silverio, il punto Aquileia, ideato da Antonietta Menossi prendendo spunto dalla policromia dei mosaici paleocristiani dell'antica colonia romana, o il punto
”silin” inventato da Laura Merlo.
In mostra sono testimoniate anche le tecniche del punto hardanger, del punto antico, del punto
bandera e ”sfilature” di vari livelli e tipologie, utilizzati per composizioni classiche o originali, come per esempio il tendaggio riproducente la skyline di New York, eseguito sui toni del
grigio."
Arch. Marianna Accerboni
Il Piccolo 21 agosto 2010
Sala Ex Giubileo, Riva III Novembre
con il patrocinio della Provincia di Trieste